Laboratori per bambini: alla scoperta dell’Africa

Laboratori per bambini: alla scoperta dell’Africa

Sabato 23 presso Spazio Mondi Migranti il prossimo appuntamento con i bambini per scoprire un’Africa libera da stereotipi. Un’iniziativa rivolta anche ai più grandi in scuole, biblioteche, associazioni e centri giovanili.

Laboratorio Africa, bandiera senegalPur non essendo pedagogista, e gli esperti in materia non me ne vogliano, penso di aver appreso qualche minima conoscenza di psicologia infantile riguardo alla percezione dell’alterità, connotata dalla differenza del colore della pelle, proprio in Africa. Quando mi trovavo in qualche sperduta periferia urbana o villaggio rurale del Senegal, infatti, non di rado accadeva che bambini molto piccoli, non ancora o appena deambulanti, scoppiassero a piangere terrorizzati dopo avermi visto. Lì ero io l’”Estranea”, la “straniera”, “la Diversa”: categorie culturali che quei bambini non potevano ancora avere interiorizzato, ma che si palesavano vivamente e visivamente ai loro occhi attraverso il così diverso colore della mia pelle rispetto a quello dei propri genitori e delle persone che avevano da sempre visto intorno a sè. E così, per quei bambini molto piccoli, il battesimo con l’alterità è stato tragico, anche senza che avessero ascoltato fin da neonati una ninna nanna nel quale “un uomo bianco” venisse a portarli via, come invece succede con il nostro ritornello dell’”uomo nero”: il non conosciuto, spesso, può fare purtroppo paura. Le loro sorelline e fratellini appena più grandi però, prendevano quell’incontro con me, la “donna bianca”, magari all’inizio con un po’ di sorpresa e scetticità, ma poi con apertura e curiosità: ed eccoli non solo lanciarsi su di me a gara per stringermi la mano e fare conoscenza (immagine ormai divenuta un cliché), ma addirittura toccarmi per poi ritrarre la manina e verificare che non ci sia rimasto del “bianco”.

Ben presto, quei bimbi senegalesi si sarebbero abituati, soprattutto nelle Laboratorio Africa, iocittà, a convivere nei quartieri e nelle scuole in un melting pot di popolazioni diverse, senegalesi e non, ognuna con la propria diversa intensità di nero, marrone o bianco nella propria pelle, ognuna con le proprie tradizioni culturali: questo è per quei bambini la normalità. E, sempre di più, lo è anche per i nostri di bambini.

Infatti, anche se fino a poco tempo fa il continente africano è stato alquanto trascurato dal panorama politico, culturale e mediatico italiano, oggi invece, volenti o nolenti, è un continente che ci riguarderà sempre di
più, a noi e ancor più ai nostri figli, per motivi demografici, sociali ed economici: un’evoluzione del mondo e delle nostre società che nessun politico sarà mai in grado fermare, anche volendolo. E se noi siamo cresciuti a scuola in classi in cui lo straniero era l’eccezione, oggi nelle classi scolastiche italiane la metà se non i due terzi degli alunni sono stranieri o di origine straniera. Tanto vale allora, per i nostri bimbi, iniziare a conoscersi nelle proprie diverse culture il prima possibile. Tanto vale iniziare a capire subito che, per quanto riguarda per esempio i piccoli coetanei africani, questi non sono solo e per forza come coloro che appaiono magri e malati nelle pubblicità in Tv o che sbarcano in condizioni estreme con le madri (quando va bene) dai barconi nel Mediterraneo. In un panorama propagandista e mediatico in cui l’immigrato in generale è rappresentato attraverso la lente della vittimizzazione o della criminalizzazione, l’africano in particolare si trascina ancora anche tutti gli stereotipi attribuiti al suo continente di origine, legati all’ambito dell’esotico e del primitivismo (deserto, leoni, capanne…) o delle tragedie umane (fame, guerre, malattie ecc.). Parallelalmente, nel senso comune, l’approccio nei confronti degli africani resta in tanti casi paternalista o assistenzialista, quando non razzista.

Da questa consapevolezza, dalle conoscenze ed esperienze acquisite sul campo e grazie ai materiali (foto, video, oggetti, vestiti) portati dal Senagal, nasce l’idea della realizzazione di laboratori didattici interattivi per bambini e ragazzi rivolti a scuole (anche il lingua francese), biblioteche, associazioni, cooperative e centri giovanili. Gli obiettivi sono quelli di contribuire a un minimo di informazione reale e oggettiva sul continente africano, di superare i clichés ad esso attribuiti, di stimolare a riflettere sulle immagini proposte dai media e di contribuire ad abbattere la distanza tra il “Sè” e l’”Altro”, in questo caso l”Africano”, in modo divertente e coinvolgente.

Il prossimo laboratorio si terrà sabato 23 febbraio a Parabiago presso l’associazione Spazio Mondi Migranti, alle ore 11.30. “Conosciamo Alberi e frutti e mangiamo insieme!” è il titolo del prossimo appuntamento di “Scopriamo l’Africa” che si svolgerà sabato 16 marzo (h 10.30, gratuito fino a esaurimento posti) alla Biblioteca Il Quadrato di Baranzate: un ciclo di laboratori volti alla scoperta del continente con il filo conduttore dei quattro elementi naturali, tema culturale dell’anno 2019. Il laboratorio, iniziato il 19 gennaio (“Aria di musica e ritmi d’Africa: costruiamo il nostro tamburello”), continuerà il 13 aprile (“Tessuti e colori fiammanti: vestiamoci e danziamo tutti insieme!”).
Durante i laboratori, i bambini hanno l’occasione di visionare foto e video, Locandina Ciclo Baranzatetoccare e odorare oggetti, indossare abiti senegalesi, simulare situazioni di vita locale: nel contempo, comprenderanno che in Africa la gente non vive sugli alberi o solo nelle capanne, che non si sposta solo a piedi o addirittura sui cammelli (come mi disse un bambino di 10 anni), che in Africa si parlano tantissime lingue locali che non sono dialetti, che un africano medio parla oggi 3 o 4 lingue, che se vedono giocare dei bambini scalzi è perchè lo stanno facendo in quartieri sabbiosi e non per forza perchè sono poveri e non hanno soldi per comprarsi le scarpe! Vi aspettiamo dunque a Parabiago il 23 anche per costruire dei tamburelli-giocattolo con materiali di recupero proprio come fanno oggi i piccoli africani e come facevano anche qui i nostri nonni!

Leggi l’articolo della Rivista Africa:

Baranzate – Scopriamo l’Africa, laboratori per bambini

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